STUDY VISIT: DEVELOPING YOUTH WORKER'S COMPETENCE IN FINLAND
Gli obiettivi:
- familiarizzare con le politiche ed il sistema educativo per gli youth workers in Finlandia;
- esplorare e discutere sui contenuti e sulle pratiche dell'educazione degli youth worker nelle scuole secondarie (VET) in Finlandia;
- scoprire come le competenze acquisite a scuola sono poi applicate nel lavoro quotidiano degli Youth Worker;
- fornire opportunità per incontrare e discutere con youth workers, insegnanti, ricercatori, esperti di Youth Work in Finlandia.
In questi 4 giorni abbiamo avuto modo di visitare diverse strutture educative rivolte ai giovani ed incontrare persone esperte e qualificate in materia di Youth Work. Un programma decisamente interessante, ricco di spunti e riflessioni.
Il primo giorno siamo stati ospiti nello Youth Center di Marttinen (Virrat), uno tra i 9 che in Finlandia ha ricevuto il quality label da parte del COE. Lo Youth Center si estende praticamente su tutta l'isola, ci sono numerose strutture e attività ( oltre 400) dedicate all'outdoor education, allo sviluppo e alla crescita individuale, e di gruppo, dei giovani.
Il prof. Juha Nieminen dell'Università di Tampere e la prof.ssa Satu Korpela della South Ostrobothnia Folk High School, ci hanno introdotto nel sistema formativo finlandese rivolto alla formazione degli Youth Worker. Il prof. Nieminen ci ha fatto un excursus della storia dello Yuoth Work finlandese ripercorrendone le principali tappe. Ci ha parlato di strutture, finanziamenti, strategie e politiche facendo riferimento al sistema legislativo che ha portato alla definizione dello Youth Act (2017), del National Youth Work and Policy Programme (2017–2019) e dell'AssociationsAct (1989).
È stato molto interessante scoprire come viene finanziata la formazione ed il sistema dello Youth Work in generale (la fonte principale è il gioco d'azzardo) e quali sono i valori e i principi che ne stanno alla base (uguaglianza educativa; no “dead ends”, ovvero tutti i percorsi formativi danno la possibilità di continuare il proprio percorso di studio; life-long learning; importanza del coinvolgimento della società civile, no obbligo di qualifica di youth work).
La prof.ssa Satu Korpela ci ha parlato invece del sistema di formazione degli youth worker nelle scuole professionali finlandesi. La sua presentazione è stata un po' meno formale, ci ha spiegato come il sistema formativo professionale sia molto legato alle richieste del contesto produttivo locale, e ci ha presentato i principali percorsi all'interno del corso di studio per Youth Worker, lasciando spazio a domande e riflessioni sull'argomento.
Il primo ottobre siamo partiti alla volta di Ilmajoki, diretti verso la South Ostrobothnia Folk High School, dove abbiamo anche trascorso la notte, ospiti nelle residenze degli studenti. Prendendo spunto dal “Competence model for youth workers and its attitudes, knowledge, skills and behaviours”, abbiamo analizzato le principali caratteristiche del corso di studio rivolto agli youth worker nelle scuole professionali finlandesi. Un percorso molto flessibile dove gli studenti hanno la possibilità di scegliere una serie di corsi in base ai loro interessi ed eventuali esperienze di studio/professionali pregresse. Molto interessante il fatto che nelle scuole professionali finlandesi siedono fianco a fianco studenti in corso (dai 16 ai 19 anni) e adulti di qualsiasi età che hanno voglia di rimettersi in gioco e/o acquisire una qualifica professionale.
Abbiamo avuto modo di esplorare i vari curricula e discuterne con diversi insegnanti. È stato molto interessante soprattutto se penso al sistema formativo italiano. Quello finlandese è un sistema decisamente più flessibile che colloca al centro colui che apprende, con i suoi interessi, le sue attitudini ed i suoi bisogni formativi, e che prevede la frequenza di tirocini obbligatori che permettono agli studenti di mettere in pratica quanto appreso tra i banchi. Da notare il dato che molti studenti trovano lavoro immediatamente terminati gli studi, proprio nei servizi in cui avevano svolto la propria esperienza di tirocinio.
Nel pomeriggio abbiamo visitato la biblioteca di Ilmajoki ed il Centro di Aggregazione Giovanile Jo-Jo. La biblioteca è stata recentemente costruita, è davvero all'avanguardia dal punto di vista strutturale e dei servizi offerti. Qui abbiamo incontrato due outreach yout workers, educatori che lavorano in linea di massima con i giovani dai 15 ai 25 anni. Intervengono prevalentemente nei casi di abbandono scolastico, di NEET o con giovani con varie problematiche (mentali, sociali, relazionali, etc) cercando di stimolarli e coinvolgerli nei servizi di ricerca lavoro, formativi e ricreativi.
L'ultimo giorno abbiamo avuto modo di assistere ad alcune lezioni nella scuola secondaria di secondo grado (VET) in cui eravamo ospiti. Oltre ai contenuti, abbiamo avuto modo di apprezzare che gli insegnanti utilizzavano un approccio educativo non formale, con metodologie interattive materiali che facilitava il lavoro di gruppo, la creatività, il problem solving, etc.
Prima di trasferirci a Tampere, abbiamo visitato un Altro Centro di Aggregazione Giovanile (davvero super attrezzato con tanto di sala prove all'interno) ed una bellissima casa-comunità minorile (per ragazze) immersa nelle campagne finlandesi, centrata sull'ippoterapia e il lavoro nei campi.
E' stata un'esperienza bellissima che ci ha dato modo di conoscere meglio una realtà tra le più all'avanguardia nel settore delle politiche giovanili e dello Youth Work.